Future League 2006, atto secondo.
di andrea.parrella

Nove anni dopo ancora orchi sul trono.
La Luccini Blood Bowl League quest’anno ha raggiunto la sua IX edizione. E l’alto numero di partecipanti ha portato il Blood Bowl Bureau a prendere la storica decisione di dividere la Lega in Serie A e Serie B, e quale nome, se non Future League, poteva avere la serie cadetta? Il torneo inventato da Frizzino nel 1997 torna alla ribalta, ed oggi come allora non sono mancate le sorprese.
Dei 36 iscritti, 16 sono stati ammessi in A, e le altre 20 sono partite per la scalata alla serie maggiore per il 2007. Tutti sapevano che il ranking avrebbe potuto creare nei sorteggi gironi facili e gironi di ferro, e così è stato. Ma non era pensabile minimamente che succedesse quello che poi è stato. Si sono visti i grandi favoriti essere eliminati uno ad uno, per arrivare alla “sorprendente” finale.
Come non parlare del primo “straniero”, addirittura “pisano”, che ha partecipato alla nostra lega: Yena, partito per vincere addirittura la Luccini, è stato eliminato, già nella seconda fase, da un coach che intorno a metà dicembre è venuto a conoscenza del gioco del Blood Bowl e disse: “Mi iscrivo!”, senza aver idea di cosa fosse. L’altro grande favorito era Tommaso Spinetti, fresco vincitore della “Stunty Cup”, e considerato fra le giovani promesse di Luccini… anche lui è stato eliminato in seconda fase. E Daniele Lenci, Pippo, Puccio, Tarlo, considerati gli outsider principali, neanche loro hanno raggiunto il traguardo minimo delle semifinali che significava perlomeno l’ammissione agli spareggi per andare in Serie A.
E ancora lo scandalo Benjo, su cui non mi dilungo in quanto l’argomento è già stato ampiamente trattato e discusso, che ha portato alla squalifica della sua squadra di Norse e che ha ridisegnato finale e play-out.
Ma arriviamo a parlare dei quattro semifinalisti. Come sappiamo il vincitore accede allo spareggio per entrare nei play-off per vincere la Luccini, e gli altri tre disputeranno i play-out con i peggiori della A per guadagnarsi “un posto in paradiso”.
Marco Venturini, il più giovane partecipante alla Luccini 2006 con i suoi 17 anni, è il più giovane vincitore di una competizione nella terra dall’“arborata cerchia”, e lo ha fatto al debutto. Vince meritatamente ai supplementari una sfida infinita con l’altra rivelazione della Future League, Alessandro Bini. Marco è il primo storico giocatore che ha ottenuto la promozione in Serie A, e lo ha fatto con la sua “Tekken Force”, squadra di orchi, dopo un cammino quasi trionfale dall’inizio alla fine del torneo. I numeri dicono 8 partite, di cui 6 vittorie e 1 pareggio (che valeva come una vittoria) e 1 sola sconfitta.
Secondo classificato “l’ammazzagrandi” Alessandro Bini con le sue amazzoni. Qualificato all’ultimo tuffo in Fase 1, è cresciuto partita dopo partita, fino a raggiungere le semifinali (e la finale dopo la squalifica della squadra “Valhalla Gods”). E’ l’autentica rivelazione della stagione. Dovrà ora giocarsi l’ammissione in A con uno spareggio e sta attendendo l’avversario.
Terzo classificato Marco “Baiocco” Baldocchi. Con la sua squadra di Necromanti “Sangue e Merda Vikings” è stata ad un passo (aggiuntivo) dalla finale… Buoni i suoi risultati per l’ennesimo coach al debutto nella più numerosa lega tileana. Anche lui proverà la scalata alla A dalla porta di servizio chiamata play-out.
Quarto classificato Simone Rossi, conosciuto da tutti con il “Dottore”. Lui non ha in realtà disputato le semifinali, ma è stato ripescato ai play-out come secondo classificato nel girone in cui era stata inserita nella seconda fase la squadra dello squalificato Benjo. Lui è l’unico dei primi 4 classificati ad aver già disputato una Luccini, ma è decisamente il 2006 l’anno della sua consacrazione. Una vera mina vagante per chi dovrà affrontare i suoi orchi ai play-out, anche perché dovrà avere molta pazienza… viste le sue interminabili partite!
Il Blood Bowl Bureau è complessivamente soddisfatto dell’andamento della serie cadetta dove si stanno facendo le ossa i “giovani” coach di Luccini. A questo punto però tutta l’attenzione ricade sui “senior” della Serie A, e anche lì le sorprese non mancano. Ma sarà discussione di altre occasioni...

Ed ora facciamo qualche domanda al vincitore della Future League, Marco Venturini.

Marco, quali erano i tuoi obiettivi a inizio stagione?
Non avevo obiettivi particolari, diciamo che volevo arrivare il più lontano possibile.

E invece qual è stato il momento in cui hai pensato che potevi vincere il torneo?
Ho realizzato di poterlo vincere quando in finale, nel primo tempo supplementare, ho segnato dopo aver rubato palla al mio avversario.

Qual è stata, fra tutte, la partita più difficile?
La prima contro la “Sangue e Merda Vikings” del Baiocco, nella seconda fase. Una partita interminabile, ben 4 ore di gioco, ma alla fine questa lunghezza è andata a mio favore perché ho rischiato qualcosa, e a volte bisogna osare.

Quale giocatore consiglieresti a Lord Taquinol (alias uzzab) per l’All Star Game?
Il goblin “Gon” ha fatto miracoli con azioni spettacolari contro i Necro (ha buttato fuori dal campo il Conte Luthor dopo 3 dodge, 2 passi aggiuntivi, tirando 3 dadi in svantaggio, ndr), però in fondo in fondo anche il thrower “Yoshimitsu” (forza 4, block, dodge, oltre a sure hands e pass) se la cava…

Ed ora i play-off della serie maggiore. Probabilmente incontrerai i wood elf del tigna, gli umani del frizzi o gli orchi del giamma. Quali preferiresti incontrare? E quali, invece, eviteresti volentieri?
Eviterei di incontrare una squadra di orchi come la mia, questi derby sono partite particolarmente noiose. I wood elf sono noiosi perché possono segnare in ogni momento, quindi forse preferirei incontrare gli umani, ma solo se non hanno Griff Oberwald in campo.

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