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LUCCINI 15 ANNI
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LUCCINI TOP 15
by Solignac
Mi è stato chiesto di scrivere un articolo introduttivo alla nuova edizione della Lega, purtroppo i miei problemi con internet, risolti solo stamattina, hanno posposto questo progetto, e nel frattempo la Luccini è partita.
Da introdurre resta quindi ben poco, ma per celebrare al meglio i 15 anni di Luccini vi propongo una mia personale All of Fame dei coach, i 15 più significativi allenatori della nostra storia. Non è una classifica, i selezionati sono messi in ordine del tutto casuale, non voglio assumermi responsabilità in tal senso....
Hrod il Vecchio (Nicola Simi)
2 Luccini in bacheca, il Simi è stato uno dei coach più odiati della Golden Age tileana. I suoi Nani sono stati il primo team a vincere 2 volte la Lega, prima che il coach venisse fulminato da improvvisa passione per la topa e lasciasse i catini del BB. Tornato per sporadiche apparizioni anni dopo, la lucidità e la cattiveria agonistica erano ormai un ricordo.
King Canapino (Emanuele Vietina)
il Grande Affabulatore, l'uomo che ha messo in moto il carrozzone della Luccini. Mitico coach di Umani, le sue squadre vantavano un grande background. Strappato ai campi dal rimorso per la Grande Truffa della prima edizione e dal pressante impegno con LuccaGames.
il Tuko (Andrea Bini)
come può un coach senza nessun risultato di rilievo essere nella top 15? Fate un salto in Associazione un lunedì e lo scoprirete: il Tuko incarna lo spirito dei precursori lucciniani, le sue partite sono uno spettacolo fatto di azzardi in campo e ingiurie fuori, decisioni impulsive e frasi ad effetto. E se in un match in inferiorità numerica troverete scampo in fascia, là dove il numero non conta niente, bè, saprete chi ringraziare.
One (Alberto Ferrazzini)
uno degli allenatori che più si è rivalutato nella considerazione altrui nel corso degli anni, passando da coach molto grasso ad enormemente grasso. Storica guida di Orchi, primo e fiero sostenitore della propria pochezza tattica, il suo urlo "Multiple Blow!" con tanto di dadi che accarezzano la testa della miniatura è stato inconfondibile per anni. Una finale raggiunta.
Lord Shamano (Antonio Giuliano, lo Stramano)
Vestito di nero dalla testa ai piedi, immancabile maglietta dei Maiden, lo Stramano è stato il primo (e unico) caso di allenatore-giocatore, col suo alter ego Lord Shamano alla guida di Non Morti prima e Vampiri poi. I suoi team non avevano alcuna pretesa di vittoria, lo scopo era solo l'incremento delle abilità della stella del team, e per raggiungere ciò erano costruiti veramente a cazzo di cane. Tatticamente si ricorda l'utilizzo di tecniche anticonvenzionali come il corridoio di Anubi. Un genio incompreso.
il Frizzi (il Frizzi)
Per anni è sicuramente stato uno degli uomini immagine di Lucca nel mondo: il Frizzi sbraitava, bestemmiava in rima e/o al contrario, scorreggiava all'occorrenza e mangiava più di tutti. In più quando lo affrontavi sapeva essere irritante come pochi. Grandissimo coach di Umani, li ha condotti 3 volte in finale.
Tomma (Tommaso Petri)
Uno dei più talentuosi coach mai apparsi sulla scena del BB tileano, Petrippa è stato per anni l'uomo da battere, sia che giocasse coi Wood sia che propinasse champagne coi Khemri. Protagonista anche di episodi diciamo poco chiari, uno dei quali ha portato anche all'annullamento di una Lega, ma uno stile al tavolo ineguagliabile, sapienza tattica ed un culo notevole -il "turno Petri" ad indicare un turno di sparecchio è rimasta come definizione- ne fanno uno dei più grandi allenatori della nostra storia.
2 Luccini in bacheca con 2 razze diverse.
Gurdulo (Piero Biagini)
Incontrastato re della Stunty, Gurdulo è l'ambasciatore delle cause perse: la possente armatura 8 è per lui un oltraggio alla purezza del gioco, meglio innamorarsi di team altamente performanti come Goblin o Slann. Gli Skaven come unica concessione alla competitività, ma solo se con naso da clown.
Un grande amico.
Solignac (Roberto Ferrari)
Gli Elfi Oscuri di Capitan Tristezza sono stati la prima squadra barzelletta di Luccini, con una serie ininterrotta di almeno 10 sconfitte. Con un gran finale di stagione e in misura maggiore negli anni seguenti, il team si è però rifatto e gli Abdon Ravens sono diventati forse la squadra più famosa di Luccini. Il loro coach si è peraltro fatto notare per la calma glaciale durante le partite, con sedie fracassate al suolo o volanti per l'associazione.
Unico allenatore ad aver partecipato a tutte le edizioni di Luccini, primo nel ranking lucchese da che esiste, 7 finali disputate di cui 4 vinte con 4 razze diverse.
Andrea.Parrella (Andrea Parella)
L'erede di KC, l'uomo che ha rilevato il bastone del comando portando i (riluttanti) lucchesi a confrontarsi con le altre realtà BloodBowlistiche. Eminenza oscura di ogni manifestazione, palese burattinaio di ogni commissioner lucciniano, è polivalente e ottimo coach.
2 Luccini in bacheca.
Rustus (Daniele Melonari)
Storico coach di Chaos e Orchi, era troppo bello per giocare a BB: alla lunga ha dovuto cedere, scegliendo di abbandonare i catini insanguinati per soddisfare le voglie di praticamente tutta la popolazione femminile lucchese fra i 18 (siamo buoni) e i 40 anni. Ha fatto in tempo a vincere una Lega in una finale fiume chiusa dopo 2 OT alle 4 del mattino a chi tirava il dado più alto....
Yena (Pietro Persico)
Bravo è poco, grasso è riduttivo, da qualche stagione la Yena è il coach a cui tutti guardano in Lega. Il grande amore per il gioco e le innegabili competenze tecniche lo hanno portato ad essere forse il miglior giocatore italiano attualmente.
Pisano di nascita, pisese di indole, ha saputo calarsi con invidiabile naturalezza nello spirito lucciniano, divenendo uno dei più piacevoli scrittori del Forum.
Già 3 finali disputate di cui 2 vinte.
Mr Rohlborg (Dimitri Galli Rohl)
"l'attesa era alta nella città senza nome": gli Unknow Warriors sono uno dei team leggenda della Lega e Mr Rohlborg uno dei coach più carismatici di sempre. Attentissimo al contorno del gioco, sfodera miniature dipinte ad arte, roster spesso fatti a mano, e squadre con background invidiabili, divertenti, e spesso limitativi per il proprio gioco, come gli Orchi senza apotecario perchè impauriti dalle siringhe...
Una finale coi suoi Umani per lui.
il Tigna (Simone Giuliani)
il giovane Tignoso ormai di giovane non ha quasi più un cazzo. Da anni in Luccini, è stato il miglior prodotto della prima new generation -e immaginiamoci gli altri. Giocatore estremo di WoodElf, è capace di picchi clamorosi e cadute roboanti, magari al suono della sua vuvuzela.
Come avrete forse notato nella Top15 AllTime i posti occupati sono 14. C'erano molti candidati per l'ultimo posto, Brian 2 volte di fila sconfitto in finale -il nuovo Frizzi, il Poli coi suoi mitici Undead, Ginone, il Bazzu che oggi rispolvera l'antico spirito lucciniano, l'ormai veterano Giamma o il Baiocco che da qualche stagione tenta la scalata ai vertici.
Alla fine ho preferito tenerlo vacante, c'è un posto nella nostra storia che aspetta un nuovo coach che magari segnerà le prossime 5 edizioni: potrà essere uno dei suddetti, o il Ventu coi suoi Orchi, il Bontu con la sua costanza, Segaccia col suo canto da sirena, il Rama specchio della forza emergente del subcontinente indiano, o addirittura uno dei nuovi iscritti che salgono dalla B. Mirkino no di certo.
Basta che non sia il Monte cazzo!
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